Tutto ebbe inizio nel 1958 quando Jean Bousquet, nato a Nîmes, appena diplomatosi sarto, venne a Parigi per lanciare una piccola impresa di pantaloni da donna. Nel marzo 1962, ha intitolato la sua società a un uccello della Camargue: Jean Cacharel, e l'anno dopo ha ottenuto il suo primo grande successo quando il fotografo Peter Knapp ha scattato una foto dell'ormai leggendaria camicia rosa crepe che è finita sulla copertina della rivista Elle. La camicia si chiamava allora: Le Cacharel. |
Emmanuelle Khan e Corinne Sarrut vengono rapidamente assunte per disegnare le collezioni. Nel 1968, Sarah Moon, giovane fotografa sconosciuta, incontra Jean Bousquet. Era l'inizio di una felice collaborazione rafforzata dall'arrivo del pubblicista Robert Delpire. I quattro danno vita all'universo di Cacharel: un universo romantico, immortalato attraverso immagini indimenticabili e poetiche. |
Alla fine degli anni '60, le camicette Liberty sono apparse per la prima volta, e Cacharel è diventato un marchio fiorente e punto di riferimento della moda da allora, con il decollo degli abiti Liberty in popolarità tra la generazione degli anni '70. |
All'inizio del 2000, Cacharel ha intrapreso un serio cambiamento per ritrovare l'energia creativadei suoi esordi: i talentuosi designer Clements-Ribeiro hanno permesso a Cacharel di partecipare alla Settimana della Moda parigina e di incontrare ancora una volta il successo. |
Nel novembre 2009, Cacharel ha firmato un contratto di licenza con il Gruppo italiano AEFFE (Alberta Ferretti, Philosophy, Moschino, Pollini.....), dove la casa francese, la più forte, si è aperta a livello internazionale. |
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